Fail Forward | Mia Ceran e Giorgio Morelli di WeStudents: l'app che sfida Facebook e Instagram è nata da un fallimento

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Carta e matita: così, il giovanissimo e intraprendente, Giorgio Morelli ha abbozzato le prime schermate di WeStudents dopo un viaggio studio in Australia. È li infatti che si rende conto di come le interazioni tra studenti, e tra studenti e scuola, siano radicalmente differenti dall’Italia. Giorgio cresce in un ambiente in cui l'imprenditoria è pane quotidiano. Suo nonno materno, infatti, è un imprenditore hardware: dagli anni ‘80 crea computer su misura per commesse specifiche. Forse nasce qui, la voglia di creare qualcosa di proprio pur nella consapevolezza che non sarebbe stato facile.Ed infatti, i momenti di difficoltà si sono presentati quasi subito, appena qualche giorno dopo il lancio dell'app su diversi e-stores. Nell’ottobre del 2018, Giorgio ed il suo team, rilasciano l’app che viene scaricata da più di 10 mila studenti in meno di 24H, classificandosi seconda app più scaricata dopo Whatsapp. “Fantastico!”, penserete... ma il problema è stato che il sistema non riusciva a supportare un numero così alto di utenti all’interno dell’app, creando disservizi e “bugs”. Oggi, WeStudents e’ stata scaricata da 200 mila studenti, che possono visualizzare i voti, consultare il diario di classe, condividere eventi e domande con tutti i compagni di scuola. L’app contiene anche funzionalità come il gaming e lo store, dove gli studenti possono vendere ed acquistare libri scolastici nuovi o usati. Potrebbe WeStudents essere il prossimo competitor di Facebook?

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