WeAreSocial e il #MeToo delle Agenzie: cosa dovete sapere spiegato bene #1156
Ciao, Internet! con Matteo Flora - Un pódcast de Matteo Flora
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L'attenzione mediatica recentemente focalizzata sul caso We Are Social, in cui testimonianze hanno rivelato, per lo meno in passato, un ambiente di lavoro fortemente inappropriato e condotte decisamente inappropriate da parte della ormai famosa ''chat degli 80'', apre un'opportunità per discutere e valutare l'importanza di affrontare problematiche analoghe all'interno dell'intero mercato.Ho provato ad analizzare e delineare una timeline degli eventi, mi sono anche concentrato sulle mie riflessioni personali (dolorose per certi versi) sugli aspetti della situazione che riguardano sia l'ambiente di lavoro che la responsabilità individuale. Tra gli elementi chiave da considerare, l'auto-consapevolezza e il riconoscimento del nostro ruolo nell'affrontare e prevenire comportamenti scorretti si pongono come essenziali.È importante che tutti noi, e in particolare ''noi uomini'', siamo pronti a intraprendere un percorso di auto-consapevolezza, confrontandoci con il passato e riconoscendo eventuali errori commessi. E ce ne sono molti, personalmente. Solo attraverso questo processo, questa catarsi, possiamo trarre insegnamenti preziosi da situazioni come quella di We Are Social e lavorare insieme per creare ambienti di lavoro il più possibilie rispettosi, equi e sicuri.Le aziende e le organizzazioni hanno il dovere di stabilire politiche e misure per prevenire e affrontare situazioni di molestie, discriminazione e comportamenti scorretti. Ciò include una comunicazione efficace, trasparente e coerente e la promozione di un ambiente lavorativo che incoraggi il rispetto, l'uguaglianza e la dignità per tutti i membri del personale.Parallelamente, il ruolo dei clienti e dei brand all'interno di tali dinamiche non può essere trascurato: le aziende devono fare scelte etiche e responsabili riguardo ai partner con cui collaborano e impegnarsi in azioni coerenti con l'obbiettivo di promuovere un ambiente lavorativo etico e sicuro.Infine, è necessario un impegno collettivo nel costruire e mantenere una cultura di responsabilità condivisa all'interno delle organizzazioni e nella società nel suo complesso. È indispensabile considerare le dinamiche di potere nelle organizzazioni e come queste possano influire sul comportamento individuale.é necessario che il caso di We Are Social non sia percepito come isolato: anzi, che ci offra un'occasione per riflettere sulle responsabilità individuali e collettive e per lavorare per realizzare cambiamenti positivi e duraturi, leccandoci le ferite all'autostima dalle riflessioni emerse per garantire che gli ambienti di lavoro diventino Diversi. Più inclusivi ed equi, o perlo meno in prima battura più rispettosi. E no, non è PER NULLA semplice. Proprio per niente.#WeAreSocial #Cambiamento #Responsabilità #Timeline #AmbienteDiLavoro #Autoconsapevolezza #Etica #inclusionesociale P.S. C'è un SAFE SPACE attivo. Lo potete contattare QUI » https://accounts.google.com/v3/signin/identifier?dsh=S705460146%3A1687710884444150&fbclid=PAAaaAKhGtS3lsm4BojeLtVL1FKZ_fg2wHfFSSpv_yyTnsPINbwy2rfWG4B2M&ifkv=Af_xneE7p00AQLlXgmUrZRf4RcgtwwotNpQ9h7esLx27BDPGCUIY0AmZJqKndVbfxwAdCLB-SZOmWA&flowName=GlifWebSignIn&flowEntry=ServiceLogin00:00 Introduzione02:26 La ricostruzione della Timeline19:55 Intervengono i Brand22:11 Le mie considerazioni»»»Ti sei già iscritto alla [Membership PRO], per supportare il Canale e avere una serie di contenuti esclusivi?